Oggi, 20 giugno, si celebra la Giornata mondiale del Wi-Fi. Ecco tutte le curiosità su questa ricorrenza e alcuni consigli utili per proteggere la propria rete
Ogni 20 giugno, in tutto il mondo, viene celebrata la ricorrenza di una Giornata mondiale decisamente particolare, dedicata a un oggetto che oggi diamo per scontato, ma che da quando è diventato comune in tutte le case (e non solo) ha cambiato radicalmente il nostro modo di vivere e, soprattutto, di collegarci a Internet: stiamo parlando del Wi-Fi. Vediamo tutto ciò che c’è da sapere su questo dispositivo e sulla Giornata a lui dedicata.
La prima versione del Wi-Fi risale al 1997 con la pubblicazione delle specifiche del protocollo 802.11, che permetteva un trasferimento dati fino a 2 Mbps. Nel 1999 venne istituita la Wi-Fi Alliance per gestire il marchio commerciale Wi-Fi e monitorare lo sviluppo della tecnologia. Quello stesso anno venne introdotto il protocollo 802.11b, che aumentò le velocità massime di trasferimento dati a 11 Mbps teorici.
Secondo i fondatori della Wi-Fi Alliance, Wi-Fi non è un acronimo; è un nome scelto per la sua sonorità e perché richiamava in qualche modo Hi-Fi (High Fidelity). La Wi-Fi Alliance utilizzò anche il claim pubblicitario “The Standard for Wireless Fidelity” per presentare la tecnologia wireless.
La nascita del Wi-Fi è spesso attribuita all’attrice austriaca naturalizzata statunitense Hedy Lamarr, pseudonimo di Hedwig Eva Maria Kiesler. Considerata una delle donne più belle al mondo e una grande diva di Hollywood, Lamarr era anche un’ingegnere di spicco. Con il supporto del compositore George Antheil, Lamarr sviluppò un sistema di guida a distanza per siluri, brevettandolo e donandolo alla Marina statunitense.
L’obiettivo era creare un sistema che, variando rapidamente le frequenze, evitasse le interferenze nemiche durante la Seconda Guerra Mondiale. Lamarr e Antheil presentarono il loro lavoro il 10 giugno 1941, ottenendo il brevetto n. 2.292.387 l’11 agosto 1942 per l’invenzione poi denominata frequency-hopping spread spectrum (FHSS).
Nelle telecomunicazioni, il Frequency-Hopping Spread Spectrum (FHSS) è una tecnica di trasmissione radio utilizzata per aumentare la larghezza di banda di un segnale. Questa tecnica prevede la variazione della frequenza di trasmissione a intervalli regolari in modo pseudocasuale, seguendo un codice prestabilito. Il Bluetooth utilizza FHSS, mentre per il Wi-Fi si è preferito il Direct Sequence Spread Spectrum (DSSS).
La proposta di Lamarr fu trascurata durante la Seconda Guerra Mondiale e solo successivamente l’invenzione ricevette il meritato riconoscimento. Nonostante sia alla base della tecnologia di trasmissione dei segnali nella telefonia e nelle reti wireless, l’invenzione fu inserita nel National Inventors Hall of Fame solo nel 2014.
Nel 1992, John Sullivan, Terence Percival, Graham Daniels, Diethelem Ostry e John Deane crearono un chip capace di captare i segnali radio più deboli, dando impulso alla nascita della tecnologia che sarebbe poi diventata Wi-Fi.
Con la creazione della Wi-Fi Alliance nel 1999, iniziò una corsa per sviluppare dispositivi wireless sempre più avanzati e capaci di superare ostacoli fisici. Oggi, grazie a un router Wi-Fi e un’antenna direzionale, è possibile coprire anche decine di chilometri, utilizzando frequenze fino a 5 GHz.
Wi-Fi 7 è la più recente generazione di standard Wi-Fi, noto anche come IEEE 802.11be Extremely High Throughput (EHT). Funziona su tutte e tre le bande – 2,4 GHz, 5 GHz e 6 GHz – permettendo di sfruttare appieno le risorse dello spettro. Mentre il Wi-Fi 6 è stato sviluppato per rispondere al crescente numero di dispositivi connessi, l’obiettivo del Wi-Fi 7 è offrire velocità eccezionali e una maggiore efficienza per ogni dispositivo.
Lo standard Wi-Fi 7 introduce una larghezza di banda ultra ampia, abilitando il canale a 320 MHz e includendo tecnologie come 4096-QAM, Multi-RU e Multi-Link Operation per fornire velocità 4,8 volte superiori rispetto al Wi-Fi 6 e 13 volte più rapide rispetto al Wi-Fi 5.
In un’epoca in cui sempre più individui lavorano da remoto o condividono informazioni personali online, la sicurezza informatica non riguarda solo le grandi aziende; di conseguenza, chiunque può essere un potenziale bersaglio per i cybercriminali in cerca di dati da sottrarre per scopi illeciti. Quando ci si connette a reti Wi-Fi pubbliche, come quelle di un ristorante, i dati vengono trasmessi senza crittografia. Ciò significa che nomi utente, password, messaggi e altre informazioni sensibili possono essere intercettati da malintenzionati. Gli indirizzi e-mail potrebbero essere utilizzati per spam e i contenuti dei propri profili sui social network potrebbero essere alterati. Anche le reti wireless domestiche sono vulnerabili. Persino il livello di protezione più avanzato, la crittografia WPA2, può essere violato utilizzando il metodo KRACK di reinstallazione della chiave. Per fortuna, esistono alcune semplici linee guida che, se seguite correttamente, possono aiutare a proteggere i dati personali dagli attacchi degli hacker. Ecco quali sono.
Tra i consigli fondamentali da seguire per evitare il furto o la violazione dei dati personali c’è quello di adottare la crittografia per i dati, che assicura che i dati trasmessi attraverso la rete siano al sicuro e accessibili solo agli utenti autorizzati.
Un’altra strategia è quella di proteggere la propria rete con un firewall dedicato. Questo componente IT funge da barriera tra la tua rete e Internet, regolando il flusso di informazioni secondo le regole stabilite.
E ancora, se si desidera garantire un alto livello di sicurezza per i propri sistemi e la propria rete, è fondamentale mantenere costantemente aggiornati i software, poiché gli hacker spesso sfruttano le vulnerabilità dei programmi per infiltrarsi nelle reti.
Un altro consiglio, molto in voga al momento, è quello di munirsi di una VPN. Una rete privata virtuale (VPN) protegge il Wi-Fi, le connessioni internet e il trasferimento dei dati all’interno della rete aziendale attraverso la crittografia. La maggior parte delle VPN è dotata di un kill switch integrato che disconnette automaticamente l’hardware dalla rete in caso di perdita di una connessione sicura.
Un altro consiglio da seguire è quello di configurare l’autenticazione a due fattori. Il sistema di autenticazione a due fattori (2FA) rappresenta una solida misura di sicurezza che richiede due metodi di identificazione per accedere alla rete e alle applicazioni.
Come ultima strategia c’è quella più scontata: aggiornare spesso le password. È essenziale non solo cambiare le password predefinite, quelle di default presenti su tutti i dispositivi, ma anche utilizzare password altamente sicure e modificarle regolarmente.
È stato annunciato l’aggiornamento digitale del dizionario Lo Zingarelli 2025, che conterrà vari neologismi che…
Queste novità rendono il social più simile a un’applicazione di messaggistica istantanea e mirano a…
Un’indagine di Encanto Pr ha raccolto dati internazionali e pareri di esperti: dall'Asia all'Occidente questo…
ChatGPT può scoprire i deepfake di testi e immagini generati dall'intelligenza artificiale che dominano i…
Tra saghe che ritornano dopo anni di assenza, giochi pronti a lasciarsi alle spalle il…
Apple ha detto sì all’integrazione di ChatGPT su iPhone, ecco tutti i dettagli dell’accordo e…