Per il Festival di Sanremo 2025, la Rai sogna di riportare Mina all’Ariston: si tratterebbe di un colpaccio assoluto.
Dopo l’enorme successo dell’edizione conclusasi lo scorso febbraio e che ha visto trionfare Angelina Mango, ora per il Festival di Sanremo è arrivato il momento di pensare a quelli che saranno i grandi cambiamenti in arrivo. Amadeus ha ufficialmente abbandonato la Rai dopo anni di carriera, per approdare sul canale Nove. E dunque, servirà una nuova conduzione e direzione artistica.
Diversi i nomi fatti e le ipotesi ancora sul piatto, considerando che non si è arrivati ancora all’accordo definitivo. I più papabili sembrano essere Carlo Conti, Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello. Per un trio tutto toscano che punta a dare nuova verve al festival della canzone italiana più famoso. Intanto, iniziano anche ad emergere i primi dettagli in merito a quello che potrebbe essere il cast degli ospiti. E tra i tanti nomi, ce n’è uno che fa sognare tutti: Mina.
Mina superospite al Festival di Sanremo 2025: l’ipotesi
Il Festival di Sanremo 2025 inizia a prendere forma. Si tratterà di un’edizione di rottura rispetto a quanto visto fino a quest’anno, con una direzione tecnica tutta nuova e una conduzione ancora da ufficializzare. Ma intanto, sulle pagine del settimanale Nuovo TV ci ha pensato Alessandro Cecchi Paone a far sognare i telespettatori.
Secondo quanto si legge infatti, l’idea da sogno sarebbe quella di riportare sullo schermo Mina dopo anni di silenzio assordante. Chiaramente al momento sembra una possibilità piuttosto remota, tenendo conto del fatto che sono anni che la cantante ha deciso di fare della sua assenza il fattore chiave che la rende una costante nel mondo della musica. E tornare proprio sul palco più importante assoluto in Italia sarebbe una scelta molto importante.
Sempre secondo quanto spiegato da Cecchi Paone, poi, Mina non accetterebbe mai trattative e compromessi con politici, agenti, major e via dicendo. Ora bisogna capire se vederla come ospite a Sanremo 2025 è un’ipotesi concreta o una pura utopia. C’è anche chi pensava a lei come direttrice artistica, ma è indubbio che le prove concrete di una possibile trattativa non ci siano. Al termine del suo articolo, Cecchi Paone si è poi chiesto se la sua scelta, considerati gli 84 anni di età compiuta, sarebbe in linea con quello che è il gusto musicale dei giorni nostri.