Oggi, 4 marzo 2024, cade la Giornata mondiale dell’obesità. L’obiettivo di questa ricorrenza è quello di sensibilizzare sul tema dell’alimentazione. In Italia i dati sono preoccupanti: troppe persone decisamente sovrappeso e solite condurre una vita sedentaria
Forse non tutti lo sanno, ma il 4 marzo di ogni anno si celebra il World Obesity Day, la Giornata mondiale dell’obesità.
Si tratta di una ricorrenza istituita nel 2015 dalla World Obesity Federation, con la finalità di riunire tra loro diverse organizzazioni, associazioni e individui, nel tentativo di contrastare uno dei problemi che riguarda l’intero Pianeta: il sovrappeso e l’obesità.
Giornata mondiale dell’obesità, un tema a cui dare grande importanza
L’obiettivo principale della Giornata mondiale dell’obesità è, ovviamente, quello di sensibilizzare cittadini e istituzioni sull’importanza della prevenzione per quanto riguarda questo disturbo, promuovendo al contempo il rispetto e l’inclusione nella società delle persone affette da questa condizione.
Troppo spesso chi è sovrappeso oppure obeso viene discriminato o è vittima di pregiudizi e insulti.
Anche per questo, il tema della campagna di quest’anno, ovvero “Parliamo di obesità e… “, mira a stimolare delle conversazioni trasversali su tale disturbo, contrastando la superficialità con la quale talvolta questa tematica viene affrontata (la conoscenza è necessaria per abbattere l’ignoranza e i pregiudizi).
L’obesità rappresenta, infatti, una delle maggiori sfide per la salute pubblica a livello mondiale, ed è essenziale unire gli sforzi di tutti gli attori coinvolti per affrontare questa problematica in modo efficace e sostenibile.
Un problema anche italiano: i dati sono preoccupanti
Sono oltre un miliardo le persone nel Mondo affette da obesità, ovvero circa un individuo su otto.
Nel corso degli anni, purtroppo, i numeri sono più che raddoppiati nelle donne e quasi triplicati negli uomini, mentre sono addirittura quadruplicati tra i bambini e gli adolescenti di età compresa tra i 5 e i 19 anni.
Parliamo, quindi, di un’epidemia diffusa di obesità, a descrizione della quale l’Organizzazione Mondiale della Sanità (la OMS) ha persino coniato il termine Globesity.
Secondo quanto riportato in un’analisi pubblicata su The Lancet nel 2022, nel Mondo si conterebbero oltre 159 milioni di bambini e adolescenti obesi e 879 milioni di adulti obesi.
Una questione che tocca molto da vicino anche l’Italia, terra in cui l’obesità è oggi un problema.
Il 43% della popolazione adulta presenta, infatti, un eccesso di peso, di cui il 33% è in sovrappeso e il 10% è obeso, secondo quanto raccolto dall’Istituto Superiore di Sanità.
In totale, nel Belpaese le persone affette da obesità sono l’11,4% della popolazione e oltre 21 milioni di italiani conducono una vita sedentaria.
Solo il 17,2% della popolazione consuma almeno 4 porzioni di frutta o verdura al giorno, mentre oltre il 37,2% non pratica alcuna attività fisica nel tempo libero, con una netta differenza di genere.
Una serie di dati sicuramente allarmanti e che fanno capire quanto sia necessario trovare delle soluzioni.
Quali? Le più importanti sono sicuramente informare la popolazione sui danni provocati dall’obesità ed educare ogni persona, sin dalla tenera età, a condurre una vita dallo stile sano e controllato.
Ciò significare curare la propria alimentazione e fare attività fisica, due aspetti indispensabili per contrastare il sovrappeso e l’obesità.
Il futuro non sorride: cosa sta accadendo nel Mondo
Nel 2035, si prevede che 1,9 miliardi di persone nel Mondo saranno obese, con un impatto economico stimato di 4,32 trilioni di dollari a livello globale.
Tra il 2020 e il 2035, ci si aspetta un aumento del 100% nell’obesità infantile e, entro il 2035, si prevede che una persona su quattro sarà affetta da obesità.
È facilmente intuibile, quindi, come l’obesità rappresenti una crescente emergenza globale.
L’Italian Obesity Network ha promosso un “Manifesto per il contrasto all’obesità”, sottoscritto da oltre 20 organizzazioni, che sottolinea la necessità di considerare l’obesità come una malattia cronica da affrontare in modo olistico e privo di pregiudizi.
Questo manifesto si propone di identificare quattro obiettivi principali, tra cui dare priorità all’obesità come malattia non trasmissibile, costruire l’alfabetizzazione sanitaria, ottimizzare le strategie di prevenzione e migliorare i servizi per le persone con obesità.
Anche il White Paper “The Need for a Strategic, System-wide Approach to Obesity Care”, pubblicato da Open, Obesity Policy Engagement Network, sottolinea la necessità di affrontare le lacune nell’istruzione, nella ricerca e nella gestione dell’obesità.
Tra le azioni prioritarie raccomandate vi è la promozione di una maggiore consapevolezza sulle cause e sull’impatto dell’obesità, nonché l’analisi dei costi nazionali per valutare il peso economico della cura a questo disturbo e implementare nuove politiche per affrontare questa malattia.
“La Giornata mondiale dell’obesità rappresenta un momento importante per prendere atto di un’emergenza globale, che interessa anche il nostro Paese, e per attivare percorsi concreti per contrastarla e prevenirla. Il Mondo sta vivendo una trasformazione epocale di tipo demografico, sociale, economico e ambientale. L’epidemia dell’obesità e delle malattie non trasmissibili, insieme all’invecchiamento della popolazione, minaccia seriamente i sistemi sanitari. Riconoscere l’obesità come una vera e propria malattia e affrontarla come una priorità nazionale è il principale contenuto della proposta di legge, a mia prima firma, che attualmente stiamo discutendo in Commissione XII e presto spero potrà approdare in Aula per la sua approvazione”.
Ha dichiarato l’Onorevole Roberto Pella, Presidente Intergruppo Parlamentare Obesità, diabete e NCDs.
Parole a cui si legano anche quelle pronunciate dall’Onorevole Ugo Cappellacci, Presidente 12a Commissione Permanente (Affari Sociali) della Camera dei Deputati:
“Milioni di italiani soffrono di obesità, tanto che possiamo parlare di una ‘pandemia silente’, ma finora non è stato concepito un piano per assicurare cure e misure di prevenzione adeguate. Bisogna riconoscerla come patologia prioritaria nel Piano Nazionale Cronicità, assicurare l’accesso uniforme sul territorio nazionale alle prestazioni sanitarie e alle terapie indicate per il trattamento. Con questa nuova sensibilità e una forte volontà politica, daremo risposte concrete alle persone che vivono sulla propria pelle queste problematiche”.
Parole che fanno capire quanto il tema dell’obesità debba essere affrontato con intelligenza e, soprattutto, conoscenza, al fine di trovare delle vere e utili soluzioni a una problematica mondiale.